24/12/2024

La Chiesa domani. Per una vera riforma

Par l'abbé Claude Barthe

Français, English

Claude Barthe, L’Église demain. Pour une vraie réforme [La Chiesa domani. Per una vera riforma], Edizioni dell’Homme nouveau, «Carnets», 2024, pag. 125, 13 €

La Chiesa, agli inizi degli Anni Sessanta del XX secolo, si trovava senza fiato al termine di una lunga lotta contro una modernità radicalmente ostile. Aveva certamente bisogno di una riforma, cioè di una rivitalizzazione simile a quella della controriforma tridentina o della cosiddetta riforma gregoriana, Invece di una riforma, ha avuto una rivoluzione.

La presa di controllo, durante il Vaticano II, delle leve magisteriali da parte di questa forma di cattolicesimo liberale che era la «nouvelle théologie» [«nuova teologia»-NdT] ha permesso di inserire nell’insegnamento ufficiale un certo pluralismo liberale, che ha a sua volta provocato crolli spettacolari nell’ambito della missione, della pratica religiosa, del reclutamento del clero e dei religiosi.

Una rigenerazione accompagnerà certamente la fine del disordine, di cui soffre la Chiesa. Ma prima che ciò accada, i vescovi, diocesani o meno, i prelati ed i cardinali possono anticipare tale processo, promuovendo, in particolare, una ripresa dell’insegnamento morale, una ricostruzione della liturgia, una predicazione sui fini ultimi, un catechismo che insegni la fede, una formazione tradizionale per i preti diocesani.

Un processo di recupero, che si potrebbe anche qualificare come di ricentramento, proprio per riportare al centro ciò che è stato rifiutato e che oggi sopravvive come può «ai margini».

Introduzione – Il Vaticano II, l’occasione mancata per un rinnovamento

Il mio scopo nelle pagine che seguono è quello di esprimere il mio auspicio di un autentico rinnovamento della Chiesa. Anche se il suo Signore permette che il tradimento o semplicemente la viltà mondana dei suoi figli appaiano in grado di far rovesciare la barca, la Sposa di Cristo, santa e immacolata, non morirà. Quando riuscirà con i suoi pastori, papa e vescovi, mossi dalla grazia di Dio e sostenuti dai meriti dei santi, ad eliminare il disordine che l’affligge, essa dovrà attuare una rigenerazione, una riforma salvifica. Ma già i vescovi, i prelati, i cardinali possono porre le basi di questa rinascita. Essi devono farlo, ancor più urgentemente trovandoci nella situazione in cui siamo, che è, per molti aspetti, quella di un cattolicesimo in condizioni di sopravvivenza.

Si riduce sempre più ad un «piccolo gregge», che si fa fatica peraltro a distinguere dalla massa degli uomini del nostro tempo, almeno in Occidente, poiché in altre parti del mondo è ancora molto vivo e talvolta addirittura in crescita. Ma Roma, il suo vertice, è in Occidente. La vita dei cristiani è quella di una minoranza moralmente perseguitata in modo nascosto o aperto, da una società moderna, che ha escluso la Sposa di Cristo e che la spinge a rinunciare al suo status di membri di una stirpe eletta, di un sacerdozio regale, di una nazione santa (I Pt2, 9). Certo, si trovano in una situazione fondamentalmente normale per dei discepoli di Cristo, nel mondo senza essere del mondo. Ma con l’avvertenza che il mondo, che li circonda, è il mondo moderno.

Perché per la modernità e soprattutto per la modernità nella sua fase estrema, la vocazione della Chiesa di battezzare le nazioni e di condurle verso l’unica via è una pretesa di un’estraneità radicale. Ed è proprio la consapevolezza che i cristiani non devono recuperare la Chiesa come un’associazione religiosa tra le altre, benché un insegnamento nuovo li induca a ridurre l’unica Sposa di Cristo al modo della Giornata di Assisi. In altri termini, per dirla tutta, la rivitalizzazione del cattolicesimo avviene innanzi tutto al prezzo teologico e spirituale di un’uscita dallo «stato del Vaticano II».

Per ordinare L’Église demain. Pour una vraie réforme: L’Eglise demain – L’Homme Nouveau

Introduzione – Vaticano II, l’occasione mancata di un rinnovamento
Capitolo I – L’unità perduta
Capitolo II – La Chiesa gerarchica: lo stato delle cose
Capitolo III – La predicazione morale, una predicazione politica
Capitolo IV – Ricostruire la liturgia: un’inversione degli altari e dell’ecclesiologia
Capitolo V – Predicazione e catechesi sui fini ultimi
Capitolo VI – Sulla confessione frequente
Capitolo VII – Un catechismo che insegna… il contenuto della fede!
Capitolo VIII – Per una formazione tradizionale dei preti diocesani
Conclusione – Vescovi differenti